CIOTOLE ARMONICHE COSA SONO

 

Cosa sono le Campane Tibetane Armoniche:

sono campane accordate secondo la scala armonica, cioè hanno il suono fondamentale e tutte le armoniche perfettamente accordate tra loro, in modo che il suono emesso dalle campane sia armonico e produca armonia. La scala armonica (detta anche numero aureo, proporzione aurea, numero d'oro, sequenza di fibonacci etc) è il metro con il quale la natura organizza se stessa nelle sue infinite manifestazioni. Quando possiedi una campana armonica hai tra le mani uno strumento antichissimo, straordinario e semplice, che ti permette di portare armonia nella tua vita e in tutto ciò che ti circonda, e per far risuonare ogni singola cellula del tuo corpo alla vibrazione armonica dell'Universo.

Ricorda!: E' Molto più importante che una campana tibetana sia armonica, piuttosto che la sua dimensione, la tecnica di suono,la quantità di metalli, la sua antichità o la provenienza sacra. Non accontentarti di una campana qualsiasi dirigi la tua scelta su quelle armoniche.

 

 

Come riconoscere una campana armonica da una non armonica

 

Guarda il video      youtu.be/EGJvxyU3Xp0

 

Descrizione di Ciotole armoniche secondo Valerio Folloni collega di formazione del quale condivido in pieno le sue informazioni.

 

Oggi giorno, a differenza anche solo di qualche anno fa, grazie a internet è possibile accedere a svariate informazioni relative alle campane (o ciotole) tibetane, informazioni che non sempre possono essere corrette e, talvolta, possono creare confusione. Affrontiamo oggi alcune domande che spesso vengono poste durante i nostri corsi base, con un misto di curiosità e preoccupazione. Ovviamente, quella che vogliamo  portarvi non è una verità assoluta, ma il pensiero su cui si fonda la nostra scuola di massaggio sonoro armonico che abbiamo  frequentato (proposta da Albert Rabenstein) e che noi condividiamo  pienamente, anche da un punto di vista logico. Partiamo quindi dalla prima domanda.

Ogni campana ha una nota specifica? E questa nota ne determina l'uso che ne andrò a fare?

Per rispondere a questa prima domanda, la prima cosa da fare è considerare che le note, le 7 note: do re mi fa sol la si, sono una scala occidentale, codificata per produrre la musica che conosciamo da secoli, ma che è tipicamente occidentale, in oriente non esiste, tant'è che in India, per es., abbiamo una scala pentatonica (ioè di 5 note o suoni). Certo è che se prendiamo un accordatore e vi suonioamo una campana vicino, sicuramente oscillerà in prossimità di una frequenza che noi chiamiamo nota, ma tutto ciò rimane comunque impreciso. Infatti, se osserviamo bene l'accordatore, noteremo che pur avvicinandosi a una nota, l'asticella oscillerà in un range più o meno ampio, mentre con una citarra (ad es.) sarà molto più preciso. Perchè questo? Molto semplicemente perchè la nostra campana tibetana non emette un unico suono, o meglio a noi ci sembra tale, ma è la risultante di una serie di suoni differenti in relazione tra loro. Questi suoni (o meglio i loro intervalli) sono chiamati armonici, in quanto la loro relazione è fissa e stabilita secondo una proporzione armonica: la proporzione aurea. Questa relazione fa sì che i diversi suoni emessi dalla campana tibetana si sommino in quello che possiamo percepire come un unico suono. Detto ciò allora potete capire come sia più corretto parlare di strumenti basati su un concetto armonico che non codificati secondo una notazione musicale. Le note servono per costruire la musica, un processo molto più elaborato e ragionato rispetto al più primitivo e semplice concetto di suono, magari armonico. A differenza delle campane tibetane, possiamo trovare una relazione con le note nelle altrettanto belle campane di cristallo, in quanto non sono in grado di produrre armonici, ma un unica frequenza specifica, ciò significa che per produrre un armonia dovrò suonare almeno 2 campane di cristallo. A questo punto potrebbe subentrare una seconda domanda.

Tutte le campane sono armoniche?

Ecco qui vi è una nota dolente... non tutte le campane sono armoniche, non perché non emettono più suoni contemporaneamente, ma, al contrario, perché ne emettono troppi! Ovvero anziché avere un unica fondamentale coi suoi armonici (la fondamentale è quel suono di base su cui si strutturano altri suoni connessi secondo una relazione armonica), ne ha magari due o tre a seconda di dove viene "colpita". A me piace fare un paragone: è come avere una chitarra, questa può essere accordata o scordata, ma sempre una chitarra è! La differenza sta nel fatto che nella chitarra posso regolare le corde e accordarla, la campana rimane fissa così com'è e non può essere facilmente accordata (cioè resa armonica) da chiunque. Durante i nostri corsi base diamo informazione su come riconoscere una campana armonica, altrimenti c'è sempre la via più semplice: comprarne una che ti sia garantita armonica  perché nata con quell'intenzione. Inoltre durante i nostri  corsi è interessante vedere come, facendo esperienza del suono di una campana tibetana armonica, risulti istintivo riconoscere una che non lo è, anche solo dalle sensazioni che trasmette.

E l'ultima domanda è: mi serve una campana per ogni chakra? Con una frequenza specifica?

Secondo la nostra scuola no, e Albert lo spiega molto bene con le ricerche che ha svolto. Se la campana tibetana è armonica, significa che il suo suono ha in sé il tutto, ovvero tutte quelle informazioni d'ordine che possono entrare in risonanza con qualsiasi altro corpo vibratorio. Attraverso i suoi esperimenti, Albert dimostra come scomponendo i diversi armonici di una campana tibetana si possa trovare una corrispondenza con almeno i primi 5 chakra, secondo la disposizione geometrica delle frequenze (per comprendere meglio questo principio puoi osservare su youtube diversi video di cymatica). Posso quindi lavorare su qualsiasi chakra con una sola campana tibetana armonica, indirizzandone il suono là dove vi è bisogno attraverso la mia intenzione, o lasciando che agisca riequilibrando la totalità semplicemente suonandola. Ricordiamoci che le campane tibetane sono uno strumento, che a nulla serve senza un'azione esterna prodotta dall'uomo. E' la mia azione ad essere fondamentale, sia essa frutto di un'intenzione precisa o del semplice desiderio di suonarle.